Le origini

Il 1 gennaio 1945, mentre il mondo si avviava lentamente verso la fine di un conflitto devastante, un gruppo di visionari si riuniva con un sogno comune. Non erano guidati da interessi personali, ma dal desiderio di costruire qualcosa che potesse trasformare il tessuto economico e sociale della Tuscia. Fu così che nacque la ConfCooperative Lazio Nord, una struttura ancora in embrione, una società di fatto che avrebbe radicato i suoi valori nella cooperazione e nella solidarietà.

La storia, tuttavia, non si fermò a quel primo incontro. Quattro anni più tardi, il 25 febbraio 1949, sotto la sua guida del Notaio Nazzareno Dobici, cinque cooperatori, trasformarono quella che era stata una società di fatto in una realtà giuridica solidamente costituita.

I cinque cooperatori erano:

  • Maggini Emilio in rappresentanza della Cooperativa Agricola “TOMMASO ANSELMI” di Viterbo;
  • Maurizi Venanzio in rappresentanza della cooperativa “AGRICOLA FALISCA” di Montefiascone;
  • Bellacima Mariano in rappresentanza della cooperativa Agricola e di Consumo “FIDES” di Montefiascone;
  • Ricci Giacomo in rappresentanza della cooperativa Agricola e di Consumo “VIGNOLA” di Caprarola;
  • Cardarelli Giuseppe in rappresentanza della cooperativa Agricola e di Consumo “GIUSEPPE TONIOLO” di Valentano.
Atto Costitutivo completo

Dalle ceneri della guerra agli albori del boom economico

Negli anni successivi al dopoguerra, la ConfCooperative Lazio Nord attraversò periodi di alternata vitalità e difficoltà. Durante questi anni, tuttavia, si assistette a un notevole sviluppo della cooperazione agricola, stimolato in particolare dall’ex Ente Maremma che favorì la nascita di nuove cooperative, soprattutto nelle aree costiere.

Anche il settore della pesca mostrò segni di vitalità, e in risposta alla necessità di ricostruzione post-bellica, comparvero le prime cooperative edilizie.

Verso la fine degli anni ’60, la cooperazione si espandì in altri settori come la cultura e lo spettacolo, e iniziò a farsi strada anche nel settore sociale.

La cooperazione nel territorio di Viterbo stava diventando un importante centro per le iniziative collettive, proponendosi come un motore di sviluppo sociale ed economico per la provincia.

Gli anni ’70

Verso la fine degli anni settanta, sotto la guida di Stelio Murri, si assistette a un rinnovato slancio nel mondo cooperativo.

Oltre ai settori tradizionali, si registrò un marcato sviluppo nella cooperazione abitativa, stimolato dalla ex Legge 457, nota come piano decennale per l’edilizia.

Fu in questo contesto che prese vita il Consorzio Provinciale di Abitazione “CASA TUSCIA“, segnando un punto di svolta nell’approccio all’abitare cooperativo.

Il settore agricolo continuava a dimostrare la sua resilienza e dinamicità, testimoniato dalla creazione del Consorzio tra cooperative olearie “COLEVI“, un segnale della capacità di innovazione e di risposta alle sfide del mercato. 

Anche l’ortofrutta non restava indietro, con la nascita del Consorzio “CORAV“, a dimostrazione dell’impegno verso la qualità e la competitività.

Un’ulteriore novità di questi anni fu l’attenzione rivolta al settore giovanile, spronata dalla ex Legge 285.

Questo periodo vide la costituzione di cooperative attive nel campo dei servizi.

Gli anni ’80

Nei primi anni ottanta, la ConfCooperative Lazio Nord intraprese un significativo processo di espansione, con il supporto dell’Unione regionale che contribuì distaccando alcune figure professionali all’Unione di Viterbo.

Questo periodo di crescita portò all’Assemblea del 1986, dove Ruggero Marino Lazzaroni fu eletto Presidente, segnando l’inizio di un’importante fase di riorganizzazione per la struttura provinciale.

In questo contesto, venne istituito il centro servizi attraverso la cooperativa “COOPELDACO“, che iniziò a fornire assistenza a circa trenta cooperative.

Fu anche avviata la pubblicazione di “Cooperazione Viterbese“, un bollettino mensile d’informazione, e si diede il via alla formazione di nuovi revisori destinati a operare sul territorio.

In parallelo, si avviò la collaborazione con Assimoco, introducendo un’agenzia assicurativa all’interno dell’Unione.

Dalla riorganizzazione agli albori del nuovo millennio

Nei primi anni ’90, l’Unione di ConfCooperative Lazio Nord ampliò il suo impegno, affiancando all’attività di rappresentanza l’organizzazione di percorsi formativi, in collaborazione prima con l’Inecoop e poi con l’Irecoop Lazio.

Il cambio alla presidenza vide Roberto Rondelli assumere il ruolo nel 1993, incarico che mantenne fino al 2004, periodo in cui anche il centro servizi venne riorganizzato in “UNIONCOOP SERVIZI“.

L’avvento del nuovo millennio portò sfide notevoli, segnate da un rilevante sviluppo del settore sociale con la nascita del consorzio “COPERNICO“, ma anche da una crisi finanziaria dovuta agli oneri di salvataggio dell’Irecoop Lazio.

Questa crisi finanziaria mise a dura prova l’organizzazione, che vide Fabio Brugnoli succedere a Rondelli nel 2004, un periodo segnato da difficoltà organizzative e economiche.

L’Unione rispose con una riorganizzazione del centro servizi in “POLIS TUSCIA“, avviando un percorso di risanamento economico supportato da Confcooperative Lazio, che portò infine al trasferimento nella nuova sede.

Nonostante gli ostacoli, il settore sociale dimostrò vitalità, con la fondazione del consorzio “IL MOSAICO“, simbolo della resilienza e dell’impegno dell’Unione in quegli anni.

Tra Sfide e Trionfi nel Cammino della Cooperazione

Nel 2008, l’Unione ConfCooperative Viterbo sotto la nuova presidenza di Bruna Rossetti, iniziò un processo di rivitalizzazione focalizzato sulla rappresentanza e l’innovazione progettuale. Tra le iniziative principali, si annoverano l’accordo con la CISL Viterbo per servizi condivisi, l’organizzazione di corsi di formazione, e la promozione del marchio “Tuscia Viterbese”, che insieme portarono a un incremento del 15% della base sociale.

L’attivazione degli sportelli UNISERVUS ampliò l’offerta di assistenza, mentre progetti come “QUI DA NOI” e il CONSORZIO VALORI E SAPORI DELLA TUSCIA miravano a valorizzare le produzioni agricole locali. Gli sportelli CAA per le imprese agricole e il rafforzamento dell’ufficio stampa rappresentarono altri passi importanti verso il rinnovamento, così come la riorganizzazione del centro servizi in “LHASIT” e il lancio di RADIOCOOP 76, dedicata ai temi della cooperazione.

Il processo di incorporazione: nasce la Confcooperative Lazionord

Questi sono gli anni di grandi eventi.  Primo su tutti l’incontro dei rappresentanti della Confederazione Cooperative Italiane con Papa Francesco il 28 febbraio 2015. Papa Francesco consegna un messaggio “Le cooperative sfidano tutto, sfidano anche la matematica, perché in cooperativa uno più uno fa tre! E in cooperativa, un fallimento è mezzo fallimento. Questo è il bello delle cooperative!”. Il messaggio è raccolto e Confcooperative Viterbo accoglie la sfida dell’incorporazione delle cooperative della provincia di Rieti.

Il 3 Marzo 2016 con atto a rogito notaio Massimiliano Pensato Confcooperative  Viterbo diviene Confcooperative Lazio nord rappresentando la cooperazione delle province di Rieti e Viterbo.

Il 19 Marzo 2018 nasce Athena società di servizi che alfine di fornire alle imprese associate a Confcooperative un sistema efficiente ed integrato di servizi, viene convenzionata da ICN come CAF IMPRESE ai sensi dell’art. 11 del decreto ministeriale 164/99.

Nel 2019 una grande intuizione: nasce lo Sportello Europa di Confcooperative Lazio nord che intende accompagnare le associate in una partecipazione attiva alle opportunità previste dall’Unione Europea.

Oggi: una Confcooperative Lazio nord responsiva e all’avanguardia

Nel periodo della pandemia la struttura è vicina alle associate, rimane sempre aperta e si adopera per ogni esigenza, fornendo consulenze e fungendo da tramite con la protezione civile per l’approvvigionamento dei dispositivi individuali di sicurezza.

Lo Sportello Europa che ha operato a favore di tutte le realtà che ne hanno fatto richiesta dimostrando di essere uno strumento di grande valore per lo sviluppo e la diversificazione delle nostre cooperative, gemma il suo fiore all’occhiello: l’accreditamento Erasmus+ ambito EDA (Educazione Adulti) 2021-2027, ottenuto dalla Confcooperative Lazio Nord presso INDIRE, ovvero l’Agenzia nazionale Erasmus+, che opera con il coordinamento della Commissione europea, il DG Istruzione e Cultura e del MIUR, in collaborazione con le Agenzie nazionali dei 33 Paesi partecipanti al programma.

Nell’ultimo triennio quasi 200 tra dirigenti, soci e giovani che si avvicinano al mondo della cooperazione, partecipano a questa esperienza a Dublino, a Malta e a Valencia con l’obbiettivo di migliorare le competenze linguistiche, gestionali per l’internazionalizzazione, e per l’inclusione. E’ un percorso che fa crescere, stimola il rafforzamento dei team e la collaborazione tra le associate.

Incessante intanto continua la sensibilizzazione alla formazione, sia obbligatoria ai sensi del d.lgs.vo 81/2008, sia relativamente ai percorsi di certificazione di qualità e di genere, sia per l’implementazione del modello di cui al D.lgs. n. 231/2001 sulla responsabilità dell’impresa.

Si gettano anche le basi anche per migliorare l’integrazione tra strutture ricettive con attori locali, promuovendo il turismo tramite sinergie territoriali, valorizzando il patrimonio ed attuando valide strategie di marketing. Anche in questo caso le cooperative associate rispondono e, con loro anche alcune istituzioni pubbliche. La collaborazione cresce e consolida i rapporti.

Si lavora a Metodologie Innovative per Normative Efficienti e Responsabilità Verso le Aziende progetto “M.I.N.E.R.V.A.” che mira a:

  1. Garantire un servizio di assistenza e consulenza economica e giuslavoristica alle imprese locali attive ed emergenti, per il nuovo anno fiscale;
  2. favorire l’apertura di nuove imprese e start-up;
  3. seguire le imprese prossime all’apertura o che si stanno muovendo su altri settori di business e che quindi necessitano di un piano consulenziale in ambito di salute e sicurezza sul lavoro, in ottemperanza al D.Lgs 81/08 e s.m.i. e che attualmente costituisce un peso economico per le organizzazioni;
  4. avere accesso ed assistenza durante la partecipazione a bandi di finanziamento, soprattutto con l’avvio del PNRR e le nuove opportunità dei fondi europei.

Si lavora anche alla sensibilizzazione della corretta gestione del rifiuto prodotto con il progetto “TUSCIARECYCLING” per informare e formare anche nelle piccole e microimprese, unità di personale qualificate per la gestione e raccolta dei rifiuti e per incentivarne il corretto smaltimento; migliorare le condizioni ambientali delle micro e piccole imprese del territorio, creando un servizio apposito per lo smaltimento attraverso un numero verde di assistenza la gestione ed il riciclo dei rifiuti. Su ogni attività la Confcooperative coinvolge le proprie associate.

Con l’assemblea elettiva del giorno 8 Marzo 2024 nasce lo sportello di consulenza legale per le cooperative associate.